Non è più tempo di vestire di falso e peloso buonismo le idee che possono salvare questa nazione dalla sua lenta e stucchevole agonia. Siamo da sempre contrari ai gay pride che rappresentano un’oscena carnevalata che invade le nostre città innalzando squallore e volgarità lesivi per ogni famiglia con un minore. Ma mi verebbe da dire anche per ogni persona con un minimo di sale in zucca. È tempo di dire quello che va detto: i gay pride vanno proibiti . Bene ha fatto Orbán Viktor a far approvare dal Parlamemto una legge che ne proibisce la messa in scena pubblica. Tutelare la libertà di manifestare non coincide per nulla con la violenza verbale, visiva e pubblica che una famiglia con minore subisce ogni qualvolta passeggiando si imbatte contro un pene al vento o altre oscenità simili. Oltre a questo la propaganda omosessualista che da decenni sta distruggendo la nostra civiltà va messa al bando: in casa liberi di esibire il loro “orgoglio”, pubblicamente si contenessero (pena il giusto intervento delle forze dell’ordine per fermare le palesi violazioni alle comuni regole di buon costume e se non bastasse una doverosa schedatura per evitare noiose recidive). Questo il modello Orbán: a me, a noi piace e invitiamo Giorgia Meloni a fare copia incolla. Ospite de La Zanzara – Radio 24 grido questa chiamata alla armi: o con me, con noi o contro di me, contro di noi. Cerchiobottismi non ci possono più appartenere #gaypride #Ungheria
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